Separazione Consensuale

Come affrontare una separazione giudiziale

Con la separazione si da inizio alla procedura che mira a metter fine al rapporto giuridico creatosi con il matrimonio. Tra i coniugi vi può essere una separazione consensuale o una separazione giudiziale.

Quando i coniugi decidono di separarsi di comune accordo possono ricorrere alla separazione consensuale che è la via meno dispendiosa e più rapida per porre fine alla convivenza matrimoniale.
I coniugi che decidono di affrontare una separazione consensuale devono presentarsi personalmente all'udienza che si svolge alla presenza del Presidente del Tribunale per il tentativo obbligatorio di conciliazione.

Mediamente il tempo per ottenere una separazione consensuale è di 3 - 7 mesi, mentre la separazione giudiziale necessita di tempi più lunghi (2 anni circa) che possono aumentare in caso di appello o ricorso in cassazione, in ogni caso si può chiedere la sentenza di separazione parziale nella quale i coniugi vengono dichiarati separati dal tribunale competente e la causa continua poi per le pattuizioni accessorie (assegno, affidamento dei figli ecc.).

Non è possibile la separazione consensuale senza un accordo che comprenda ogni questione (assegnazione della casa coniugale, affidamento dei minori e diritti di visita, mantenimento della prole, mantenimento del coniuge più debole).
I patti concordati con la separazione consensuale possono essere revocati o modificati nel caso in cui dovessero presentarsi fatti nuovi che giustificano la modifica.
Di seguito è riportato l'articolo pubblicato sulla rivista Avvocati di famiglia.
“L’adempimento degli obblighi parentali. Luci ed ombre dell’art. 709 ter c.p.c.”, in Osservatorio Nazionale Sul Diritto DI Famiglia, n. 1 – gennaio-marzo (2012), da p. 7 a p. 10.